Tutto ciò che ci vuole attorno a una raclette

Per accompagnare la raclette ci vogliono assolutamente le patate cotte al vapore con la buccia. Come contorno sono ideali anche, oltre alle già menzionate cipolline e ai cetriolini sott’aceto, la senape, le pannocchiette di mais, i peperoncini o i pomodori secchi sott’olio. Senza dimenticare la frutta – ad esempio pere, ananas o uva – che si rivela un abbinamento veramente delizioso. Ma si può provare anche con spinaci al vapore, porri o un’insalata di cipolle…

Con o senza carne

Anche pezzetti di zucca scottati o cimette di broccoli colte brevemente al vapore si abbinano benissimo alla raclette. Se il fornello da tavolo ha anche una piastra, si possono grigliare fettine di funghi, di zucchine o di melanzane che, con il loro profumo e la loro delicatezza, accompagnano perfettamente il formaggio. Chi preferisce qualcosa di più corposo, può variare la raclette con una grigliata, ad esempio con salsicce, fettine di pancetta o pezzetti di pollo, manzo o agnello.

Chi ben condisce è a metà dell’opera

In merito alle spezie da raclette, le opinioni divergono ampiamente: i buongustai più rispettosi della tradizione non aggiungono assolutamente nulla, per lasciare al formaggio il ruolo di protagonista incontestato. Chi si sente un po’ più audace, aggiunge invece pepe, paprika, zafferano, timo, noce moscata, cumino, peperoncino o sale affumicato – in commercio si trovano anche miscele speciali da raclette, con un po’ di tutto questo. Anche i chutney sono perfetti, specialmente se al mango, ai fichi o all’uva passa. 

E poi un buon vinello…

Normalmente, con la raclette si serve un vino bianco. Non è una cattiva idea, perché – con misura – l’acidità del vino favorisce la digestione. Ma come fare se gli ospiti non amano il vino bianco e preferiscono un vino rosso? Nessun problema. Non c’è ragione per limitarsi al bianco. È più una tradizione che altro, poiché nel Vallese e nella Svizzera romanda è di solito il vino più diffuso. Ad ogni modo, indipendentemente dal colore, non va bevuto troppo freddo, per non mettere lo stomaco sotto stress.

A chi non piace l’alcol, si può servire una tisana alle erbe o un tè nero. Ea proposito: è risaputo che il cicchetto di grappa in chiusura ha un effetto sulla digestione più che altro negativo. Ma se si tratta di una grappa alle erbe, queste vengono in aiuto ai succhi gastrici – a condizione di non esagerare: uno, al massimo due cicchetti…

Lo sapevate? Ecco come far sparire l’odore

Di una fondue o di una raclette ci si ricorda volentieri – ma sovente, assieme al ricordo, in casa resta anche l’odore, che decisamente non vuole andarsene. La sua traccia ostinata può essere eliminata con qualche semplice accorgimento. Ad esempio, basta sistemare nel locale dove si mangia una mezza arancia steccata con qualche chiodo di garofano, e l’odore sarà neutralizzato nel giro di poche ore. Può servire anche qualche ciotolina riempita di carbonato di sodio distribuita qua e là. Per chi preferisce l’odore dell’aceto a quello del formaggio, la soluzione migliore e riempire una ciotola di aceto di vino o di aceto alle erbe, lasciarla nel locale una notte e aerare bene la mattina seguente.